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Benvenuti nell’area insegnanti.
In questa sezione potrete trovare utili
supporti per preparare le vostre lezioni
di educazione alimentare.
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Schede di riepilogo
ed esercizi
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Anche il burro è un derivato
del latte ed è ottenuto dalla
lavorazione della crema di latte ovvero
dalla panna. Per ottenere un chilogrammo
di burro occorrono mediamente 23-25
kg di latte.
Il burro viene prodotto attraverso due
differenti tecniche di lavorazione:
affioramento e centrifuga. Nel primo
caso il latte viene lasciato riposare
per 8/12 ore; in questo lasso di tempo
la parte grassa del latte, più
leggera, si separa dalla parte liquida
ed affiora in superficie. Questa parte
grassa è chiamata crema di latte
o panna. La tecnica della centrifuga
è invece un’operazione
meccanica. I globuli di grasso vengono
separati dalla parte liquida con la
centrifugazione del latte.
A questo punto le creme ottenute vengono
sottoposte al processo di pastorizzazione,
ad una temperatura di 90/100 °C.
La pastorizzazione, oltre a sanificare
le creme, scioglie completamente i globuli
di grasso e libera le sostanze antiossidanti
che proteggeranno le crema nelle fasi
successive di produzione. Per conferire
al prodotto una consistenza adeguata,
segue la fase del raffreddamento ad
una temperatura di 9-11 °C per 2-4
ore.
A questo punto La crema è “matura”
per essere burrificata. La burrificazione
consiste nell’agitazione meccanica
a freddo della crema; in questa fase
i globuli di grasso si amalgamano tra
loro eliminando la parte d’acqua
residua. Questo procedimento è
chiamato zangolatura. Le zangole, un
tempo in legno, sono oggi costituite
da recipienti in acciaio inox che ruotano
sul proprio asse.
Il burro così ottenuto viene
lavato accuratamente con acqua fredda
e viene nuovamente amalgamato per eliminare
i liquidi residui e i microrganismi
in esso presenti, così da aumentarne
la conservabilità.
A questo punto il processo di produzione
è terminato e il burro viene
poi confezionato in pani di diverse
dimensioni o in barattoli.
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Esistono diversi tipi di burro in commercio,
che si differenziano principalmente
per la quantità di grassi che
contengono.
Il burro “classico” contiene
mediamente l’82-85 per cento di
grassi.
Questa percentuale scende al 60-62 nel
burro “leggero a ridotto tenore
di grasso” e addirittura al 39-41
per cento nel burro “leggero a
basso tenore di grasso”.
Ad essi si aggiunge il burro “a
ridotto contenuto di colesterolo”.
In questo prodotto il contenuto in colesterolo
è ridotto mediamente del 75-80
per cento.
Il burro, quindi, può essere
adattato alle particolari esigenze di
alcuni consumatori. |
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Le tecniche di produzione utilizzate
per produrre il burro, affioramento
e centrifuga, e le diverse qualità
organolettiche del latte impiegato possono
conferire al burro caratteristiche diverse
sia per colore che per aroma, ma non
ne pregiudicano certo la qualità.
E la qualità è facile
da riconoscere: il burro deve avere
un aspetto lucido, compatto ed omogeneo,
un aroma gradevole, un sapore lieve
e delicato. |
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La storia del burro non può essere
fatta risalire ad un epoca ben precisa:
esistono infatti varie leggende che
tramandano origini diverse.
C’è chi parla degli Sciiti,
abitanti tra il VII e II secolo avanti
Cristo delle zone tra il Danubio e il
Don, chi ne fa risalire la scoperta
agli abitanti dell’India Asiatica,
come è riportato in alcuni inni
sacri risalenti a circa il 1500-2000
avanti Cristo.
Ad ogni modo si tramanda che l’invenzione
del burro sia avvenuta in regioni settentrionali
soprattutto perché per ottenere
la burrificazione è necessaria
una temperatura di circa 15°C che
è facilmente raggiungibile in
regioni meno calde. Ne parlano Ippocrate,
che attribuisce l’origine della
parola “boutiron” proprio
agli Sciiti, e Plinio che descrive i
processi di produzione come appartenenti
alle regioni settentrionali e sconosciuta
in quelle mediterranee.
Tuttavia altre fonti attestano che furono
gli antichi ebrei a citare il burro
nell’Antico Testamento e che sarebbero
stati proprio loro i primi a svilupparne
l’arte della produzione e a considerarlo
per le sue caratteristiche puramente
alimentari e nutritive. Qualunque fosse
la sua origine, il burro veniva utilizzato
per diversi usi anche differenti da
quello alimentare, dalla cosmetica alla
medicina, come ottimo unguento curativo.
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Il burro mantiene molte delle ottime
caratteristiche del latte da cui deriva.
I suoi particolari grassi a “catena
corta” hanno la caratteristica
di sciogliersi ad una temperatura di
30 °C, inferiore, cioè, a
quella del corpo umano. Questo li rende
facilmente digeribili, rapidamente assimilabili
e quindi particolarmente utili per chi
conduce una vita attiva o pratica sport.
Per chi, insomma, necessita di alimenti
“a pronta disponibilità
energetica”.
I grassi sono dei preziosi nutrienti,
ma devono essere assunti nelle giuste
quantità. In un corretto regime
alimentare c’è spazio per
tutti gli alimenti ma è necessario
tenere sempre presente qual è
il “fabbisogno calorico giornaliero”.
Ai nostri giorni si assiste purtroppo
ad una drastica riduzione dei consumi
energetici: l’automobile, la televisione,
il computer hanno inciso negativamente
sulla qualità della vita facendo
di noi degli animali sedentari.
Il burro, per il suo contenuto di grassi,
è un alimento molto energetico
ma contiene anche il 15 per cento di
acqua, quindi non è un prodotto
grasso al 100 per cento.
I grassi inoltre, sono indispensabili
per l’equilibrio dell’organismo
come le proteine o i carboidrati: le
cellule del nostro corpo sono protette
da membrane fatte soprattutto di grassi
e chi ne ha più bisogno sono
proprio il cervello e il sistema nervoso.
E senza i grassi, alcune vitamine liposolubili
come le A, D, E, K e i carotenoidi che
regolano importanti funzioni come la
vista e la crescita non potrebbero essere
assorbite dal nostro organismo.
Il nostro organismo, infatti, non è
capace di fabbricare vitamine e deve
quindi assumerle con il cibo.
Il burro è una delle poche fonti
di vitamina D, importante per il metabolismo
del calcio, cioè per un buon
sviluppo e la salute delle ossa. Contiene
anche significative quantità
di vitamine liposolubili come la A,
che favorisce la crescita, protegge
le mucose e difende dalle infezioni.
Il burro, se ben utilizzato, è
importante per un’alimentazione
corretta ed equilibrata ed è
particolarmente utile a bambini, ragazzi
e sportivi. Per sfruttare al meglio
le sue doti deve essere utilizzato crudo
o fatto sciogliere su cibo caldo.
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