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Benvenuti nell’area insegnanti.
In questa sezione potrete trovare utili
supporti per preparare le vostre lezioni
di educazione alimentare.
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Schede di riepilogo
ed esercizi
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In questa sezione consideriamo il prodotto
che ci viene offerto dalle mucche da
latte, ovvero il latte “vaccino”.
Per quantità giornaliera prodotta
ma soprattutto per la sua qualità
biologica, il latte vaccino occupa un
posto di indiscussa preminenza nella
nostra alimentazione.
Questo latte, ottenuto dalla mungitura
delle mucche, è caratterizzato
da un colore candido che ne connota
la purezza, da un’inconfondibile
aroma e da un sapore gradevole e dolce.
Tra tutti i cibi, il latte occupa un
posto davvero privilegiato: la presenza
di numerosi e indispensabili nutrienti
in giusto equilibrio tra loro lo rende
un alimento particolarmente ricco e
prezioso.
Non a caso il latte e i prodotti che
da esso derivano costituiscono da soli
uno dei cinque gruppi alimentari che
devono essere sempre rappresentati nella
dieta quotidiana, come condizione essenziale
per la sua completezza.
L'importanza del latte come alimento
è dimostrata dalla funzione svolta
da questo prodotto quale prima ed esclusiva
fonte di nutrimento per i cuccioli di
mammiferi. Ad essi il latte fornisce
tutte le sostanze necessarie alla fase
di accrescimento che segue la nascita:
basti pensare che nei primi cinque mesi
di vita il latte materno consente al
neonato della specie umana di raddoppiare
addirittura il proprio peso.
Ma il latte non esaurisce certo qui
la sua funzione alimentare. Dopo lo
svezzamento e per tutta la vita, sotto
diverse forme ed elaborazioni, il latte
continua a costituire un’importante
fonte di principi nutritivi.
La gran parte del futuro benessere fisico
di bambini e ragazzi dunque dipende
anche dall’equilibrata assunzione
in questi anni di tutti i principi nutritivi
contenuti negli alimenti. E di questi
principi il latte ne contiene in abbondanza.
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Il latte contiene molti principi nutritivi
in giusto equilibrio tra loro e questa
caratteristica lo rende un alimento
prezioso in tutte le età. Ma
a beneficiare maggiormente di un regolare
e abbondante consumo di latte sono proprio
i bambini e i ragazzi. Gli organismi
in crescita sono “affamati”
di sostanze nutrienti e il latte rappresenta
un ottimo serbatoio di principi vitali.
Vediamo perché.
Nel latte sono presenti dei nutrienti
capaci di fornire rapidamente energia
in giusta quantità. Il lattosio,
lo zucchero del latte che non si trova
in nessun altro alimento animale o vegetale,
è agevolmente assimilabile, mentre
i grassi sono caratterizzati da buona
digeribilità e facile utilizzazione.
Le proteine del latte hanno un “alto
valore biologico”, sono cioè
proteine di elevata qualità,
fra le più adatte a coprire le
necessità fisiologiche in relazione
alla crescita, riparazione dei tessuti,
formazioni di enzimi, ormoni, anticorpi
etc.
Anche sotto l’aspetto vitaminico
il latte è da considerarsi una
buona fonte. Sono presenti infatti alcune
vitamine importanti per diverse funzioni:
la produzione dei globuli rossi (vitamina
B12) e la respirazione cellulare (vitamina
B2). La vitamina A, anch’essa
presente, è invece essenziale
per la crescita, il funzionamento della
vista e per l’integrità
del sistema immunitario.
Per quanto riguarda i sali minerali,
il latte vanta una concentrazione unica
di calcio e fosforo, irraggiungibile
da altri alimenti. Questo particolare
equilibrio rende il calcio altamente
“biodisponibile”, cioè
particolarmente facile da assorbire
e utilizzare. Il calcio svolge un’insostituibile
funzione nella costruzione e nel mantenimento
dell’apparato scheletrico in tutta
la vita, in particolare nell’infanzia
e nell’adolescenza.
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l calcio è un minerale di fondamentale
importanza: è un elemento indispensabile
per la costruzione e il mantenimento
delle ossa.
L’assunzione di calcio è
importante a tutte le età, ma
lo è maggiormente nel corso dell’infanzia
e dell’adolescenza. Solo nelle
prime due-tre decadi di vita, infatti,
l’organismo ha la capacità
di accumulare il massimo del calcio
messogli a disposizione. In questi anni
si dovrebbe raggiungere il cosiddetto
“picco di massa ossea”,
ossia il massimo della calcificazione
possibile.
Sarà poi più agevole affrontare
la riduzione della massa ossea, fenomeno
che inizia a partire dai 30 anni e che
può sfociare, in età avanzata,
nell’osteoporosi. Non a caso,
quindi, l’osteoporosi viene definita
una “patologia d’interesse
pediatrico”.
Il latte, così come i suoi derivati,
rappresenta la principale fonte alimentare
di calcio. E non solo per quantità.
Grazie al particolare equilibrio dei
suoi nutrienti, il calcio è presente
nel latte in forma altamente “biodisponile”.
Per il calcio come per altri minerali,
infatti, non è importante soltanto
la quantità contenuta nei singoli
alimenti o nella dieta in generale.
Ciò che conta è la percentuale
realmente assorbita dall’organismo
e la sua utilizzazione. E nel latte,
nello yogurt e nei formaggi si verificano
le condizioni ottimali perché
ciò accada.
Una tazza di latte (250 grammi circa)
fornisce da sola 300 mg di calcio altamente
utilizzabile, con variazioni minime
sia nel latte intero che nel latte scremato
o altra formulazione a media o lunga
scadenza.
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Il latte è presente sul mercato
in tantissime varietà, ognuna
con caratteristiche diverse finalizzate
a soddisfare le diverse esigenze dei
consumatori. Si possono così
effettuare le scelte di acquisto in
base alle abitudini, al gusto, alla
frequenza di acquisto o alla necessità
di una alimentazione particolare.
Il “latte fresco pastorizzato”
viene sottoposto, entro 48 ore dalla
mungitura, ad un unico processo di
"pastorizzazione". La pastorizzazione
determina la distruzione di tutti
i microrganismi patogeni eventualmente
presenti nel latte crudo e di una
parte dei microrganismi saprofiti,
responsabili delle alterazioni del
latte, senza però eliminare
i preziosi lattobacilli. Viene invece
denominato "latte fresco
pastorizzato di alta qualità"
un latte caratterizzato da elevate
qualità igieniche in sede di
produzione e dotato di un contenuto
nutritivo più elevato.
Il latte fresco pastorizzato ha una
breve durabilità (7 giorni
dalla data di produzione) e deve essere
trasportato e mantenuto in ambienti
refrigerati tra 0 e 4°C. Una volta
aperto il contenitore, va consumato
entro un paio di giorni, regola valida
per tutti i tipi di latte alimentare.
Il “latte pastorizzato
a temperatura elevata”
può essere pastorizzato più
volte o subire un solo trattamento
termico più intenso anche dopo
le 48 ore dalla mungitura. Questo
gli consente una durabilità
superiore, mediamente di 2 settimane.
Prima del trattamento termico, il
“latte microfiltrato”
viene invece filtrato attraverso delle
membrane dai fori piccolissimi che
trattengono la maggior parte dei batteri
e delle impurità. Anche questo
trattamento conferisce una durabilità
maggiore.
Il “latte a lunga conservazione”
viene trattato con applicazioni di
calore più energiche della
pastorizzazione. Non richiede l'osservanza
della catena del freddo e può
quindi raggiungere località
anche molto distanti dai centri di
produzione. A questa famiglia appartengono
il “latte UHT” e il “latte
sterilizzato”. Il “latte
UHT” mantiene praticamente
invariato sia il valore nutritivo
che le caratteristiche organolettiche
originarie e assicura un periodo di
conservazione di almeno 3 mesi. Il
“latte sterilizzato”
può essere invece conservato
per periodi anche superiori ai 6 mesi.
La sterilizzazione assicura infatti
la distruzione di tutta la flora batterica
ma modifica in parte il sapore del
latte e parte delle vitamine termolabili
va perduta.
Una volta aperto il contenitore, sia
il latte UHT che quello sterilizzato
debbono, al pari di quello pastorizzato,
essere conservati in frigorifero e
consumati entro un paio di giorni.
Il latte inoltre può essere
modificato in alcune sue componenti
per soddisfare particolari esigenze
dietetiche. Al “latte
scremato o magro” viene
sottratto quasi completamente il grasso
mentre nel “latte parzialmente
scremato” il contenuto
in grassi è compreso tra 1,50-1,80
grammi per ogni 100 grammi di prodotto.
Nel “latte delattosato”
il lattosio si presenta già
scisso nei suoi costituenti e può
quindi essere utilizzato anche da
coloro che sono intolleranti al latte
per la mancanza o la scarsa presenza
di lattasi nell’intestino.
I “Latti speciali”
si distinguono per alcuni arricchimenti
che potenziano le già elevate
proprietà nutrizionali del
latte. Possono essere aggiunti particolari
fermenti lattici oppure proteine,
vitamine, sali minerali o particolari
tipi di grassi. Questi latti possono
quindi soddisfare esigenze nutrizionali
specifiche come quelle dei bambini,
degli sportivi o degli anziani. Infine,
per la gioia dei più piccoli,
sono disponibili anche latti ai gusti
(cacao, fragola etc.) ideali per rendere
più gustosa la prima colazione
o la merenda.
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Il latte è il primo e unico alimento
per tutti i neonati dei mammiferi nel
mondo, uomo compreso, è per questo
che viene consumato ovunque. E’
per questo che ben presto le varie popolazioni
della terra hanno imparato ad allevare
gli animali più idonei a produrne,
a seconda del luogo in cui si trovano:
in Lapponia vengono utilizzate principalmente
le renne
In India e in Malesia le bufale
In Palestina le asine
In Medio oriente le cammelle
In Madagascar le zebù
In generale in tutto il mondo viene
consumato il latte di mucca, di capra
e di pecora.
Alcuni studi hanno portato a constatare
che "i popoli che consumano più
latte sono caratterizzati da una statura
media più alta, da una maggiore
resistenza alle malattie, da un'attività
intellettuale e manuale più
intensa, da una longevità più
prolungata e da un'inferiore mortalità
infantile"
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